mercoledì 15 luglio 2015

Yurei - Fantasmi della tradizione Giapponese!

Nella tradizione giapponese gli yurei sono i fantasmi. Il nome è composto dai kanji yū (幽 “flebile”, “evanescente”) e rei (霊 “anima” o “spirito”). Sono talvolta chiamati anche bōrei (亡霊 “spiriti dei caduti”), shiryō (死霊 “spiriti dei morti”), o anche con i più generici nomi di yōkai (妖怪) e obake (お化け).

 I fantasmi sarebbero le anime dei defunti che non riescono a lasciare il mondo dei vivi e quindi passare oltre, rimanendo in una dimensione che c'è e non c'è allo stesso tempo.
Secondo la tradizione, ogni essere umano possiede uno spirito o un'anima chiamata reikon (霊魂) e quando muoiono, il reikon abbandona il corpo in attesa dei riti funebri che lo aiuteranno ad andare nell'aldilà. Se i riti vengono svolti correttamente lo spirito sarà il protettore della sua famiglia a cui farà visita ogni anno ad Agosto durante la festa Obon, in cui si ringraziano i defunti. Nei casi di morti improvvise e violente o non avendo svolto i riti funebri oppure l'anima è ancorata a livello emotivo al mondo dei vivi, il reikon si trasforma in yurei entrando in contatto col mondo fisico.
Obon Festival lanterns 13-16 Agosto
Esso può infestare un oggetto, un luogo o anche una persona e può essere scacciato celebrando i riti funebri oppure risolvendo le sue "questioni in sospeso" oppure ancora tramite un esorcismo.
L'aspetto degli yurei inizialmente non era diversa da quello dei normali umani ma nel tardo XVII secolo, nel periodo Edo, si diffuse il gioco del Hyakumonogatari Kaidankai, popolare ancora oggi e che consiste nel raccontare a turno una storia dell'orrore ( kaidan) al buio con ognuno una torcia accesa e mano a mano che ognuno racconta la propria storia spegnerà la torcia. Dopo aver spento l'ultima luce uno yurei si sarebbe manifestato.
I kaidan iniziarono ad essere oggetto di letteratura  e gli yurei iniziarono a prendere attributi che permettevano al pubblico di essere riconosciuti:

-Veste bianca, simile al folkloristico lenzuolo bianco dell’immaginario collettivo occidentale, gli yurei sono vestiti di un ampio abito bianco, che ricorda il kimono funerario in uso durante il periodo Edo;

-Hitaikakushi,è un fazzoletto avvolto intorno alla testa che assume una forma triangolare (con la punta rivolta verso l’alto) sulla fronte.

-Capelli lunghi e neri, gli yūrei hanno generalmente i capelli lunghi, neri e scompigliati. Si credeva che i capelli continuassero a crescere dopo la morte, e inoltre tutti gli attori nel kabuki indossavano parrucche.

-Mani morte e mancanza della parte inferiore del corpo, le mani dello yūrei penzolano senza vita dai polsi, che sono generalmente portate in avanti con il gomito all’altezza dei fianchi. La parte inferiore del corpo è del tutto assente, e lo yūrei fluttua nell’aria. Queste caratteristiche comparvero dapprima negli ukiyo-e del periodo Edo, e vennero poi fatte proprie dal kabuki, nel quale per nascondere la parte inferiore del corpo si usava un kimono molto lungo o si sollevava l’attore da terra con delle corde.

-Hitodama, gli yūrei sono spesso accompagnati da una coppia di fuochi fatui (hitodama) in sfumature tetre di blu, verde o viola; queste fiammelle sono considerate parte integrante dello spirito. Le hitodama sono entrate a far parte anche della simbologia di anime e manga, in cui oltre a seguire un fantasma compaiono intorno a persone dall’aria funebre o stati emotivi fortemente depressi.



Ci sono poi vari tipi di yurei:
Jibakurei : spettro, spesso di una persona morta suicida o con dei rimpianti, che infesta un particolare luogo.

Hyōirei : uno spettro che si impossessa del corpo di un vivente.

Onryō : spiriti vendicativi che tornano a perseguitare chi li ha maltrattati in vita.

Ubume : spiriti di madri morte nel dare alla luce un figlio, o senza sapere cosa sia accaduto ad essi; sono generalmente innocui e desiderano solo incontrare i propri figli.

Goryō : spiriti di aristocratici morti per intrighi di palazzo o traditi dai propri servitori, che tornano a esigere vendetta.

Funayūrei: spiriti di marinai morti in mare; se vengono lasciati salire su una nave la fanno affondare.

Zashiki-warashi : fantasmi di bambini, generalmente dispettosi.


Gaki : nati e diffusi nell’ambito della tradizione buddhista, sono fantasmi di persone morte nella pratica ossessiva dei propri vizi, e che sono state condannate perciò ad una sete e fame insaziabili di particolari oggetti, generalmente ripugnanti e umilianti.

Jikininki : una variante del precedente, anche questa di ambito buddhista; la loro condanna è cibarsi di cadaveri.

Ikiryō : una particolare forma di fantasma che si materializza quando la persona è ancora in vita; se questa infatti prova un forte desiderio di vendetta l’anima può separarsi in parte dal corpo e andare a perseguitare il nemico, oppure se è molto malata o in coma può manifestarsi accanto ai familiari.

Fantasmi di samurai: veterani della guerra di Genpei morti in battaglia; compaiono quasi esclusivamente nel teatro Nō.

Fantasmi seduttori: in taluni casi lo spettro di una donna o un uomo cerca di avere una storia d’amore con un vivente.



Il modo più semplice per liberarsi di umo yurei è quello di soddisfare il suo desiderio, che è la sola ragione per restare in questo mondo, spesso si tratta di ritrovare i suoi resti e di dargli una degna sepoltura.Nel caso di un Onryo (guarda su) soddisfarlo significherebbe compiere la sua vendetta e non è sempre facile, perciò bisogna passare all'esorcismo. Nel buddhismo i monaci possono celebrare dei riti volti a facilitare il passaggio dello spirito nella sua prossima reincarnazione. Nello shintoismo è possibile recitare un norito (una preghiera rituale) con lo stesso scopo oppure usare un ofuda, un foglio con impresso il nome di un kami (un dio) del quale assorbe il potere, che vengono premuti sulla fronte del posseduto o sparsi nell’area infestata. In almeno un caso, per placare uno spirito vendicativo lo si è deificato: dopo la morte in esilio di Sugawara no Michizane si verificarono epidemie e carestie, mentre la capitale subì tempeste e inondazioni, diversi fulmini colpirono il palazzo imperiale e morirono alcuni dei figli dell’Imperatore Daigo, che, su consiglio della corte convinta che Michizane fosse diventato un goryō, per placarlo bruciò l’ordine di esilio, deliberò che fosse venerato con il nome Tenjin (天神? “kami del cielo”) e eresse in suo onore il tempio di Kitano a Kyōto.

Yurei nei film?
Non so se siete amanti degli horror movie, ma qualcuno anche di nome conoscerà questi due film: The Ring e The Grudge. Se ci fate caso, entrambe le bambine protagoniste hanno i capelli lunghi e neri, veste bianca, corrispondono alle descrizioni degli yurei e in effetti entrambi i film sono stati ideati in Giappone!

4 commenti:

  1. Io ho una fifa unica per i fantasmi.
    Mi ero fatta coraggio per guardare The Ring (ovviamente quello giapponese) ma poi è stato difficile dormire le notti successive; vedevo cose che non c'erano ovunque.. ahahahah!

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    1. Ahahah è stato il mio primo horror in assoluto e ho avuto una fifa tremenda delle televisioni per giorni!

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    2. Immagina che mentre lo guardavo ha squillato il telefono... non riuscivo a rispondere.. ahahahah!

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    3. Oddio ahahah immagino lo shock!

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