La pace che rimanda un giardino giapponese non è frutto di una lunga ed antica tradizione che rievoca attraverso il simbolismo sensoriale uno stato di quiete e di rilassamento.
Se guardiamo un giardino giapponese notiamo una serie di elementi tipici che caratterizzano ognuno di essi.
Analizziamoli insieme!
Piante, pietre ed acqua sono tre elementi basilari ed una sapiente istallazione di questi, secondo proporzioni bilanciate ed armoniose, è il primo passo verso un giardino giapponese ideale!
Le proporzioni! Esse devono essere calibrate perfettamente affinchè la prima sensazione di rimando all’osservatore del giardino giapponese sia come la visione di un paesaggio di grandi dimensioni. Per riuscire ad attuare questa sorta di illusione ottica basta posizionare le piante più piccole verso l’esterno ed indietro , mentre quelle più grandi verso il centro ed in avanti, come vuole ogni buona regola della prospettiva. Altri elementi come pietre, laghetti e rivoli di acqua saranno posizionati tenendo conto di questa regola!
Vi è inoltre una distinzione tra elementi "femminili" e "maschili". Quelli maschili sono le pietre o le piante con una forma più affusolata, lunga ed appuntita, mentre al contrario, le pietre o le piante dalla superficie e le forme più dolci e tondeggianti saranno considerate femminili, mischiare questi elementi in una irregolarità che si avvicini ad una naturalezza reale è una prassi che regola il giardino giapponese,
inoltre si preferisce usare un numero quasi sempre dispari di elementi!
Le piante più usate all’interno dei giardini giapponesi sono le azalee,le camelie, il pino, l’acero, ginko bikloba, ginepro ed il bamboo.
Una regola fondamentale del giardino giapponese è il rispetto sia delle zone piene che di quelle vuote, questo significa che non troveremo mai un giardino giapponese pieno zeppo di piante, fiori, ruscelletti, piccole cascate, fontane ecc, ma troveremo fra gli elementi usati anche degli spazi dedicati al vuoto, un vuoto che riveste un ruolo molto importante soprattutto per la religione buddhista.
Secondo la tradizione all’ingresso di ogni giardino giapponese dovrebbe esservi una pianta maschile che abbia un ramo ricurvo verso l’esterno che funga un po da arco sotto cui passare obligatoriamente, questo ruole viene affidato spesso ad alberi tagliati per diventire macrobonsai (cioè dei bonsai di dimensioni piu grandi), in questo modo chi passa sotto di esso dovrebbe sentirsi allo stesso tempo sottomesso e protetto.
Ruolo molto importante ha l'acero nel giardino Giapponese, albero davvero amato, tanto che anche il vento che passa fra le sue foglie viene ritenuto sacro. Le sue foglie vengono utilizzate anche nei pasti (come il mochi) ed infatti viene dedicato un angolo solo a lui con attorno il vuoto, per per poter permettere al contemplatore di poter sedere sotto le sue fronde.
Le pietre all’interno del giardino giapponese sono importanti
perchè il loro ruolo è quello di fare da anello di congiunzione fra mondo inanimato e mondo animato e vivo costituito dalle piante, dai laghetti e le carpe che vi nuoteranno e dall’inevitabile vita che abiterà quei luoghi in modo inaspettato come le stesse farfalle che si avvicineranno, le formiche…il giardino non ospiterà solo l’essere umano, ma anche quella parte di natura che vi giungerà naturalmente attraverso i sentieri dell’aria. Talvolta sulle rocce viene fatto crescere del muschio, anche questo è riconosciuto come simbolismo che insegna come la forza della vita possa far attecchire su un materiale inanimato un organismo.
-Le pietre Taido,che simboleggiano il legno hanno un aspetto verticale e molto allungato con una base talvolta più larga della punta, esse simboleggiano gli alberi, e a volte viene coferito loro anche un significato relativo alla virilità. Generalmente collocate più indietro rispetto le altre pietre.
-Le pietre Shintai, che simboleggiano l’acqua , sono piatte ed orizzontali vengono disposte ai lati di altri elementi rocciosi.
-Le pietre Kikyaku, che simboleggiano la terra, sono ricurve verso l’alto o verso il basso, destra o sinistra questo non è rilevante ai fini del suo significato, generalmente vengono aggiunte a gruppi di altre pietre per armonizzare l’insieme e completarlo.
-Le pietre Shigyo, che simboleggiano il fuoco, la loro forma è arcuata e protesa verso l’alto, la loro forma dovrebbe ricordare la sinuosità della fiamma, vengono posizionate o difronte o laterlamente ad altre pietre.
-Le pietre Reisho, che simboleggiano il metallo, la forma è allungata e bassa , rappresentano la stabilità e la fermezza e vengono accostate alle pietre verticali alte (taido).
L’acqua nei giardini giapponesi rappresenta un elemento davvero indispensabile per sottolineare la contrapposizione fra gli elementi immobili e quelli mobili. Il laghetto è un elemento che accoglie la vita, motivo per cui diviene abitazione delle carpe koi simbolo di fortuna e di armonia, ma anche di forza e di trasformazione e talvolta se le dimensioni lo permettono di piante acquatiche come le ninfee.
Le fontane sono accostate alle zone d’acqua, fra le fontane giapponesi tipiche ricordiamo la shishidoshi che ho visto varie volte apparire negli anime, quella realizzata con le canne di bamboo, che si muove dall’alto verso il basso grazie al fluire dell’acqua, ed un altra tipologia chiamata tzukubai, un catino in pietra ed un coppino in legno presenti anche nei templi buddisti per lavarsi per bene le mani e la bocca.
Per concludere, un elemento molto importante visto come guida e sentiero spirituale che condurrà per tutto il giardino giapponese è il percorso in pietra, chiamato anche stepping stones ( tobiishi). Le pietre piatte e di forma differente, posizionate a distanze sempre differenti fra loro, tracciando un percorso dalle curve dolci , sarà il terreno calpestabile del fruitore, una via segnata dalle rocce per dirigere secondo un ordine preciso ed armonioso il passo verso l’interno del giardino giapponese.
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