giovedì 13 agosto 2015

Okiku Ningyo-la bambola del diavolo


Una bambola in porcellana, di circa 40 cm di altezza e con gli occhi neri scintillanti venne acquistata nel 1918 come un ricordo da Eikichi Suzuki durante una gita a Sapporo per la sua sorellina Okiku di due anni che amava molto le bambole.



La bimba adorò quella bambola e giocava con lei ogni giorno, chiamandola addirittura col proprio nome, Okiku, ma purtroppo il 24 gennaio 1919 all'età di 3 anni la bambina morì improvvisamente a causa di una malattia. I familiari decisero di seppellire la bambola assieme alla piccola, ma dopo il funerale e la tumulazione si accorsero di non averla messa. Allora la collocarono nell'altare di famiglia (altare buddista), dove mattina e sera pregavano in memoria della bambina. E col tempo si accorsero che i capelli neri della bambola crescevano sempre di più, fino alle ginocchia! Allora provarono a tagliarli e dopo qualche tempo i capelli ri-crebbero. Allora credettero che lo spirito della bambina si fosse rifugiato nella bambola.

Passarono gli anni e a causa della guerra,il 16 agosto 1938 la famiglia fu costretta a trasferirsi,ed anche suo fratello Eikichi andò come militare a Karafuto e non sapendo cosa fare della bambola che aveva i capelli all'altezza del mento l'affidarono ai sacerdoti del tempio Mannenji ,nell'isola di Hokkaido che si trova a nord-est di Sapporo,dove è rimasta da allora.
Dopo la guerra,Eikichi tornò al tempio di Mannenji per una cerimonia funebre e notò che il caschetto di capelli era diventato nel tempo ancora più lungo.

Da allora il taglio dei capelli avviene ogni anno con una speciale cerimonia e secondo i sacerdoti del tempio,anche se tagliati periodicamente,continuano a crescere fino a circa 25 centimetri di lunghezza,fino alle ginocchia.

E tutt'oggi, nonostante i capelli furono esaminati da un ricercatore giapponese che accertò con il test medico-legale che trattasi di capelli veri, nessuno è in grado di spiegare completamente il perché della crescita continua. Da vent'anni inoltre questa bambola è come se avesse cambiato volto come le labbra leggermente socchiuse e sorridenti.

Ancora oggi la bambola Okiku, chiamata così dai genitori della piccola, è conservata nel tempio di Mannenji nella città di Iwamizawa (prefettura di Hokkaido) e non viene più mostrata al pubblico.

Come possono crescere in continuazione i capelli in un'oggetto inanimato? Secondo una teoria popolare la maggior parte delle bambole di quel periodo erano state effettivamente realizzate con capelli umani,che venivano inseriti ed incollati attraverso fori praticati nello "scalpo",così si è ipotizzato che la temperatura caldo-umida all'interno del tempio,abbia sciolto nel corso del tempo la colla,che grazie a qualche sconosciuta reazione chimica ha favorito la "crescita" dei capelli.

C'è anche una canzone "Okiku Ningyo" cantata dalla thrash metal band giapponese Sabbat,che si traduce "Okiku, la bambola del diavolo". Un pò per questo motivo la bambola viene chiamata "Okiku la bambola del diavolo", ma sarà soltanto folklore locale. Oppure si tratti di una versione giapponese tradizionale di Annabelle?



Terribly her eyes are blacker than all, dress bleeds
With red sorrow
The opened way from ground, eternally her
black hair that grows
Okiku doll of the devil

Questo è il ritornello di Okiku ningyo- the doll of the devil dei Sabbat dell’album karisma (1999). 

mercoledì 12 agosto 2015

Black Butler: Book of Circus

Over the hill 
and far away.
Titolo originale: Kuroshitsuji: Sākasu no Sho
Traduzione letterale: Il maggiordomo nero: Il libro del circo
Genere: shounen – fantasy, soprannaturale, azione
Numero episodi: 10 (concluso)
Anno di uscita in Giappone: 2014
Tratto: dal manga “Black Butler” di Yana Toboso
Ebbene oggi voglio recensire la terza serie di questa meravigliosa serie! Ho visto poche recensioni in giro, sarà che è una serie freschissima.

CONTIENE SPOILER

Screenshot 3 di Black Butler Book of CircusIn pratica non è un seguito della seconda serie, siamo rimasti che Ciel è diventato un demone e Sebastian è rimasto fregato con tutto quel pastrocchio sull'anima del suo bocchan. Questa terza serie sembra essere una serie dentro la prima serie. Essattamente, una serie nella serie! Ci troviamo più o meno nel periodo in cui Grell Sutcliff è stato punito dagli Shinigami dopo il caso Jack lo Squartatore, costretto ai domiciliari e gli viene confiscata la Death Scythe.
Screenshot 4 di Black Butler Book of Circus
 (Per quanto ho capito. Quindi da più o meno il 5-6 episodio della prima serie). Si tratta di una delle indagini affidate a Ciel da parte della Regina Vittoria, insospettitasi di un circo che al suo passaggio scomparivano bambini dal nulla, senza ritrovare nemmeno i corpi. Ciel e Sebatian riescono ad entrare tra gli artisti, per indagare più da vicino, poiché gli indizi portavano proprio a loro. Ed è proprio qui che l'attenzione si distribuisce in modo notevole tra la storia e la psicologia dei nuovi personaggi e quella del nostro protagonista Ciel: in questa serie credo che l'autore ci abbia fatto avvicinare ancora di più alla sua creatura, ci ha fatto capire che essenzialmente lui è un bambino, nonostante il suo fare vissuto e maturo.
Screenshot 39 di Black Butler Book of CircusSi mettono in confronto le loro vite, entrambi state difficili: Ciel afflitto dal ricordo della setta dalla quale è stato preso e gli artisti legati da un senso di riconoscenza al suddetto "Padre" che li aveva raccolti dalla strada e dato degli arti nuovi (ad ognuno mancava qualcosa, chi il braccio, chi la gamba).

Screenshot 41 di Black Butler Book of Circus
Inoltre abbiamo un bellissimo e solare Sebastian che sprigiona la sua simpatia più del solito: l'ho trovato davvero sprizzante in questa serie e questo mi ha fatto innamorare ancora più di quanto non lo amassi prima. (E poi come ciliegina sulla torta è passato dalle suore alle domatrici di tigri senza gamba, chi vuol capire capisca). Mi sono affezionata non troppo agli artisti, in effetti un pò di compassione l'avevo, ma più che altro verso il personaggio di Doll, una ragazza che sembra un ragazzo (che infatti ha trollato sia Ciel che tutti i fans), che si comporta davvero premurosamente nei riguardi di Ciel, che faticava ad integrarsi nella umiltà del circo (la differenza tra un pregiato letto a baldacchino e un sacco a caso in una tenda si sente).

Screenshot 34 di Black Butler Book of Circus Inoltre le indagini dei nostri due protagonisti vengono diciamo "ostacolate" da uno Shinigami, che personalmente a me ha snervato poiché poteva esserci come non esserci (pareri miei). A fine storia conosciamo un affascinante, sadico, ma umano Ciel che manda all'altro mondo un sacco di bambini perché "arrogante" (cit. discorsi filosofici in un tranquillo viaggio treno dopo il massacro). Abbiamo poi la comparsa di William T.Spears che è fighissimo (sì, lo adoro) e Ronald, ed infine Grell che brucia dall'invidia perché una misera tizia senza gamba e con la permanente si è fatta il suo amatissimo Sebas-chan. (Donne, uomini, Shinigami, gatti...Chi non si arrabbierebbe?). Inoltre vorrei aggiungere che ho amato il flashback con Ciel che era ancora un bimbo piccino patatino (che kawaii! ><) e Vincent, il padre. Era davvero un uomo affascinante, non solo bellissimo da mozzare il fiato, ma anche tenebroso e irraggiungibile.


Devo dire che mi è piaciuta molto come serie, corta e decisa, per nulla noiosa e con l'opening e l'ending spettacolari. Ve le lascio qui sotto per allietarvi!

Se volete vedere gli episodi andate su www.blackbutler.it , il sito ufficiale. Inizialmente ho faticato a trovare gli episodi, perciò potrà esservi utilissimo.

Voto complessivo: 9/10

Un bacio!

martedì 11 agosto 2015

Hyakki Yagyō - Parata dei cento demoni!

Se in durante una notte d’estate notate una processione di lanterne lungo la strada, attenti, potreste stare assistendo alla Hyakki Yagyō o parata dei cento demoni!

Secondo la leggenda molto tempo fa intorno al tempio Fushimi Inari Taisha a Kyoto esisteva un altro antico tempio, lo Shozenji, dove nemmeno i monaci osavano restare per l'infestazioni dei fantasmi. Questo perché si narrava che molto tempo fa (periodo antecedente a questa leggenda, quindi parecchio tempo), dei ladri in cerca di oro sterminarono un'intera confraternita di monaci in quel luogo.

Un anno un prete pellegrino diretto al tempio di Kyoto decise di sostare a Shozenji per ripararsi dal freddo e per riposare, ignaro delle dicerie che aleggiavano riguardo a quel posto. Trovò riparo in una delle piccole stanze e dopo aver consumato il suo pasto a baso di riso e recitato le preghiere decise di prendere il sonno. Ma nonostante la stanchezza il freddo gli impedì di dormire e giunta la mezzanotte sentì dei rumori provenire dall'edificio centrale. Andò verso il luogo da dove provenivano i rumori e scorse una strana parata di spiriti danzanti, cantanti, che lottavano fra loro e ridevano. Il prete, visto il clima gioioso, cercò di avvicinarsi loro per poi fuggire quando si manifestarono demoni e spiriti malevoli e cattivi. Il giorno dopo ripartì in fretta e raccontò cosa aveva visto, tramandando la storia di bocca in bocca.



Suuhi_NurarihyonOgni anno, lo spirito chiamato Nurarihyon, raduna oltre un centinaio di spiriti malevoli e non, provenienti da tutto il Giappone per sfilare in una parata, durante le notti d’estate. Nurarihyon è uno yokai con le sembianze di anziano uomo con la testa priva di capelli ed enorme rispetto al corpo. E’ facilmente scambiabile per una persona normale ma, non fatevi ingannare da ciò che sembra. E’ difatti il leader della Hyakki Yagyō.

Si dice che, chiunque si trovi ad assistere alla parata o, peggio ancora, ad attraversarla, morirà o sparirà nel nulla. Esistono due modi per evitare ciò: avere con sè una preghiere su pergamena scritte dalle mani di un monaco oppure nel caso in cui, la parata si svolga nei dintorni della propria casa, il rimedio è quello di chiudervi dentro e recitare:

カタシハヤ, エカセニクリニ, タメルサケ, テエヒ, アシエヒ, ワレシコニケリ
KATASHIHAYA, EKASENIKURINI, TAMERUSAKE, TEEHI, ASHIEHI, WARESHIKONIKERI



Il Gazu Hyakki Yagyo  è la raccolta illustrata dei “partecipanti” alla parata notturna dei cento demoni, cioè, proprio i cento demoni. Scritto da Toriyama Sekien e pubblicato nel 1776.

In questa raccolta, vengono presi in esame demoni, spiriti, fantasmi e mostri facenti parte del folklore giapponese con descrizioni, immagini e comportamenti. Questo testo, divenne estremamente importante poichè arrivando ai giorni nostri molti racconti e descrizioni hanno preso proprio spunto da lì.

Vediamoli insieme:


KODAMA

KODAMA
Illustrazione di Toriyama Sekien 
Il significato di kodama s'è modificato nei secoli: inizialmente era un kami (divinità della natura) legato agli alberi, capace secondo alcuni di spostarsi da un albero all'altro, ma anche un suono, visto che si pensava che si divertissero ad imitare le voci umane nelle foreste, creando echi;  poiché il kodama possiede poteri sovrannaturali, abbattere un albero ritenuto dimora di un kodama è considerato fonte di sventura, pertanto i giapponesi usano marcare i tronchi di quegli alberi con una corda sacra detta Shimenawa, mentre vedere un kodama è reputato un buon auspicio perché significa che il luogo è vitale e pieno di energia positiva.
Un kodama così come è stato immaginato da
Hayao Miyazaki nel film Princess Mononoke

Intorno al periodo Edo, i kodama persero il loro rango di dei della foresta e sono stati inclusi tra gli yokai, spiriti onnipresenti nella tradizione giapponese; il kodama venne umanizzato, tant'è vero che ci sono storie riguardanti kodama che prendono forma umana per sposare la loro amata.










TENGU

I Tengu a volte sono considerati kami e a volte yōkai. Sono spesso associati ad altre creature fantastiche, gli oni.Appare sotto diverse forme il Tengu, spesso però come demone simile ad un uccello con un lungo naso di colore rosso. Nelle storie è un personaggio quasi spiritoso, facilmente ingannabile dalla natura dell’uomo. In passato veniva descritto come un essere vanitoso e arrogante. Esistono davvero miriadi di storie riguardo questo spirito.











YAMABIKO

yamabiko
E' uno spirito della montagna. Con "Yamabiko" viene indicato il 
fenomeno dell'eco ritardato, si crede che sia la risposta dello spirito. Oppure questa anomalia viene identificata anche come "Kodama", la voce dello spirito degli alberi.















YAMAUBA

UBAYama-uba ha le sembianze di una mostruosa strega, con lunghi capelli spettinati e un kimono sporco e stracciato, che si nutre di carne umana. In una storia si narra di una madre incinta che, sulla strada per il suo villaggio, si trovò costretta a dare alla luce il figlio in una vecchia capanna sulle montagne, assistita da un'anziana donna del luogo che soltanto dopo scoprirà essere Yama-uba, la quale divorerà il piccolo appena nato. Secondo altre leggende Yama-uba viene descritta come una futakuchi-onna, ovvero una donna con una bocca sulla nuca nascosta dai capelli, oppure come una donna maledetta che ha come unica debolezza un fiore segreto che contiene la sua anima.







INUGAMI

INUGAMI
 Gli inugami sono una classe di shikigami (spiriti servitori, come i famigli per le streghe) dall'aspetto di un cane, generati generalmente con scopi di vendetta o come guardiani. Una volta generati, però, gli inugami sono esseri completamente indipendenti e possono rivoltarsi contro il loro possessore o usare i loro poteri per scopi diversi da quelli previsti. Sono inoltre capaci di possessione demoniaca.











NEKOMATA

NEKOSpirito con sembianze di gatto con la coda biforcuta, utilizzata come arma lo trasforma in un essere sopranaturale estremamente pericoloso.
Si racconta che secoli fa, nella casa di un samurai dell'Echigo di punto in bianco cominciarono a verificarsi inspiegabili fenomeni notturni: una strana fiammella vagava a qualche centimetro dal pavimento e fuggiva verso gli alberi dei vicini quando si cercava di prenderla, il filatoio prendeva a girare da solo, oggetti venivano trovati lontano da dove erano stati lasciati...
Un giorno il padrone di casa, che non si era lasciato impressionare da nessuna di quelle stranezze, notò un grosso gatto rossiccio che, comodamente appollaiato sul grande albero in giardino, si guardava intorno con circospezione. Convintosi che esso fosse in qualche modo collegato a quanto accadeva la notte in casa sua, decise di porre fine al tutto prendendo il proprio arco e scagliando una freccia contro l'animale. Il colpo fu preciso e per l'animale, nonostante qualche frenetico tentativo di liberarsi del dardo, non ci furono speranze. Accorso ad esaminare il corpo del gatto, il samurai notò che aveva dimensioni enormi, forse raggiungeva il metro e mezzo di lunghezza, ma soprattutto aveva due code.
Fatto sta che da quel giorno nella casa del samurai non si verificò più nulla di anomalo.


KAPPA

KAPPA
Chiamato anche Kawataro, ha le dimensioni di un bambino con la pelle squamata come un rettile ed è molto simile ad una tartaruga. Infesta spesso le zone acquitrinose.















TANUKI

TANUKIIl Tanuki è rappresentato come un cane-procione. I tanuki sono parte della mitologia del Giappone sin da tempi antichi; si ritiene che siano maliziosi e scherzosi, maestri del travestimento e mutaforma, ma in qualche modo ingenui e distratti.

L'attuale divertente immagine del tanuki si è probabilmente sviluppata durante l'epoca Kamakura. Il tanuki selvatico ha testicoli insolitamente grandi e con una pancia molto grande.
Durante le epoche Kamakura e Muromachi, alcune storie cominciarono a parlare di tanuki più sinistri: si parla di un tanuki che picchia a morte una vecchia e la serve a tavola al marito inconsapevole come "zuppa di vecchia". Altre storie parlano di tanuki come indifesi e produttivi membri della società. Diversi templi hanno storie di sacerdoti che erano in realtà tanuki travestiti. Secondo alcune tradizioni i tanuki sono incarnazioni degli oggetti usati per più di cento anni.


JOROGUMO

JORO3
Jorogumo dalle sembianze di un ragno, spesso camuffato da giovane donna. La leggenda nacque nel Periodo Edo, secondo cui una donna bellissima cominciò a suonare una biwa (strumento a corde, simile ad un liuto, giapponese) e irretì l’uomo davanti a ella. Egli infatti, rimase incantato dalla piacevolezza del suono prodotto e non si accorse che nel frattempo, la donna, lo stava immobilizzando con la propria tela, così da usarlo come prossimo pasto.



domenica 9 agosto 2015

Notebook Rilakkuma!

Salve lettori e lettrici, sono tornata anche oggi!
E' stato un bel fine settimana: sono stata assieme alla mia famiglia in montagna, abbiamo fatto un giro tra i boschi, raccolto funghi, mangiato panini favolosi, peccato che verso la fine è arrivato un temporale tremendo e siamo scappati a casa. Non avevo idea di cosa fare quando mi è arrivato il lampo di genio!
Avevo comprato dei quaderni per la scuola che erano in offerta all'MD e ho deciso di decorarli con qualche cartoncino colorato!

Rilakkuma Notebook!

Ho preso il quadernino ad anelli e dei cartoncini neri (ne ho a bizzeffe), ho misurato il cartoncino e l'ho ritagliato, per poi incollarlo sulla copertina del quaderno.











Ho preso poi un cartoncino color cartone/marroncino, quasi simile al colore di Rilakkuma e ho ritagliato la sagoma del viso. 












Poi ho ritagliato il muso da un cartoncino bianco, le orecchie con uno giallo.













Col pennarello ho disegnato gli occhi, il nasino e la bocca.











Ho incollato tutti i pezzi sul viso di Rilakkuma e poi l'intero viso al quaderno con della colla. Molto semplice!








Il risultato è stato questo:

Poi ho creato anche questo quaderno con le nuvolette di "Colpa delle Stelle" con scritto Nyan, il verso giapponese del gatto. 

Infine ho ritrovato il mio diario dell'anno scorso ed ero solita disegnare cose kawaii nei momenti noiosi a scuola. Allora per non perdere i disegnini, alcuni li ho ritagliati e attaccati al quaderno, assieme a frasi delle canzoni dei miei gruppi preferiti!

Ho altri due quaderni da decorare e che posterò sicuramente qui nel blogghino!
A presto! :3


sabato 8 agosto 2015

Torta Giapponese con tre ingredienti!

Ciao a tutti! 
Avete sentito parlare della torta giapponese con soli tre ingredienti? Il video, pubblicato nel 2013, è diventato ora virale ed è davvero facile e semplice, fattori che la hanno resta famosa. La particolarità sta nel fatto, appunto, che la ragazza prepara un dolce con solo uova, cioccolato e formaggio spalmabile ( per intenderci formaggio simili al Philadelphia). E si sa che sempre più spesso in cucina ci piace vincere facile con preparazioni facili e veloci.



Ho provato anch'io a prepararla, in formato mini con il mascarpone. Essenzialmente si tratta di una cheesecake con il cioccolato bianco! Ed è davvero deliziosa.








Le dosi della ricetta sono facili da ricordare:

3 uova
120 grammi di cioccolato bianco
120 grammi di crema al formaggio (mascarpone)

-Come prima cosa occorre separare i tuorli dagli albumi e mettere quest’ultimi in frigorifero così sarà più facile montarli a neve. Il secondo step è sciogliere a bagnomaria il cioccolato e, nel frattempo, è consigliato preriscaldare il forno a 170 ° C.

-Una volta sciolto il cioccolato si aggiunge la crema di formaggio e quando si è ottenuto un composto omogeneo si uniscono i 3 tuorli d’uovo. Alla ricetta mancano solo gli albumi che vanno montati a neve e quando hanno raggiunto una consistenza ben ferma  si uniscono al composto di cioccolato, uova e formaggio. Bisogna aggiungere gli albumi in almeno due tempi e mescolare con un movimento delicato sempre dal basso verso l’alto per non “smontare” gli albumi.

-Come teglia per la cottura della torta si usa una ciotola che va rivestita con carta forno oliata (o imburrata) foderando sia il fondo che tutta la fascia laterale. Si versa l’impasto nella ciotola e si pone al centro della teglia da forno insieme ad un fondo di acqua (come per il soufflè)

-La cottura è forse la fase più delicata nella preparazione di questa torta perchè bisogna prestare molta attenzione alla temperatura e ai tempi infatti i primi 15 minuti di cottura in forno già caldo devono essere a 170°C a cui far seguire altri 15 minuti ma ad una temperatura leggermente più bassa di 160°C. Dopo questa cottura (in totale 30 minuti) occorre spegnere il forno ma lasciare la torta all’interno ancora per 15 minuti così da permetterle di cuocere con il calore dell’ambiente e di stabilizzarsi.

-La torta giapponese al formaggio e cioccolato bianco con 3 ingredienti va servita fredda e cosparsa di zucchero a velo (che io non ho messo ma va beh.).

venerdì 7 agosto 2015

Marshmallow Peluche Tutorial!

E rieccomi ancora con una nuova creazione! Grazie alle vacanze ho l'occasione di sbizzarrirmi!
Oggi vi mostrerò come fare un marshmallow peluche!

Per iniziare si ritagliano due cerchietti della stessa misura e un rettangolo che deve ricoprire la circonferenza dei dischetti in lunghezza.








Si prende il rettangolo e con un ago e filo cucite gli occhi e la bocca, ovviamente la smorfia la potete fare come preferite!







Si prende un dischetto e si inizia a cucire il rettangolino attorno ad esso, rivolgendo il viso del marshmallow all'interno. Si cuce poi anche l'altro dischetto, lasciando un piccolo foro attraverso il quale si capovolgerà il tutto.











A questo punto si può passare all'imbottitura, ricucendo infine il buco che avevamo lasciato.















Risultato?

giovedì 6 agosto 2015

Teru teru bouzu Peluche Tutorial!

Queste bamboline fanno parte del folklore giapponese e sono un amuleto scaccia-pioggia, la leggenda vuole che servano per spaventare Amefushi, lo spirito bambino della pioggia, che vendendole si nasconde e fa ritornare il sole.

La parola infatti è composta da teru (risplendere) e bouzu (il monaco buddista) e significa letteralmente monaco brilla brilla.
In passato veniva usato dai contadini per richiamare il bel tempo, ora è diffusio tra i bimbi che vogliono il sole alle loro gite scolastiche o ai pic-nic.

Il teru teru bouzu fa parte anche di una popolare 童歌 warabe uta, una filastrocca per bambini:

てるてる坊主てる坊主      
Teru-Teru Bouzu, Teru Bouzu,
あした天気にしておくれ    
 ashita tenki ni shite o-kure
いつかの夢の空のよに    
 Itsuka no yume no sora no you ni
晴れたら金の鈴あげよ     
 haretara gin no suzu ageyo
てるてる坊主てる坊主    
  Teru-Teru Bouzu, Teru Bouzu
あした天気にしておくれ
ashita tenki ni shite o-kure
私の願を聞いたなら
Watashi no negai wo kiita nara
あまいお酒をたんと飲ましょ
amai osake wo tanto nomasho
てるてる坊主てる坊主
Teru-Teru Bouzu, Teru Bouzu
あした天気にしておくれ
ashita tenki ni shite o-kure
それでも曇って泣いたなら そなたの首をチョンと切るぞ»
Sorede mo kumotte naitetara sonata no kubi wo chon to kiru zo

« Teru Teru Bouzu, Teru Bouzu,portami il sole domani
Se il cielo sarà sereno come lo sogno ti regalerò un campanello dorato.
Teru Teru Bouzu, Teru Bouzu, portami il sole domani
Se ascolterai le mie preghiere ti donerò del sake dolce
Teru Teru Bouzu, Teru Bouzu, portami il sole domani Se sarà nuvoloso ti staccherò la testa »

Ebbene oggi vorrei mostrarvi come si può crearne uno. E' qualcosa di davvero semplice!


Cosa ci occorre? 

- Un pezzo di stoffa/feltro/qualsiasi altro materiale.
- Elastici di vario tipo
-Decorazioni varie
-Pennarello nero e se volete anche quello rosa/rosso
-Una minuteria (se volete farne un portachiave o simili)
-Ago e filo







Allora, per prima cosa si ritaglia un quadrato dalla vostra stoffa.

Si mette un pò di imbottitura a centro che con cura la si richiude con le dita formando una pallina che sarà la testa del nostro Teru Bouzu.

Legate la testolina con gli elastici. Io ne ho messo uno per tener stretto il collo e poi direttamente sopra un elastico decorato con un fiorellino per decorazione. Potete decorare come volete!

Prendete poi i pennarelli e disegnate gli occhi e la bocca, potete anche fare il "blush" sotto gli occhietti con il pennarello rosa/rosso.

Se volete fare del piccolo Teru Bouzu un portachiave o collana prendete l'anellino di metallo e ago e filo. Cucite l'anellino sulla testa ed il gioco è fatto!



Risultato?


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