giovedì 13 agosto 2015

Okiku Ningyo-la bambola del diavolo


Una bambola in porcellana, di circa 40 cm di altezza e con gli occhi neri scintillanti venne acquistata nel 1918 come un ricordo da Eikichi Suzuki durante una gita a Sapporo per la sua sorellina Okiku di due anni che amava molto le bambole.



La bimba adorò quella bambola e giocava con lei ogni giorno, chiamandola addirittura col proprio nome, Okiku, ma purtroppo il 24 gennaio 1919 all'età di 3 anni la bambina morì improvvisamente a causa di una malattia. I familiari decisero di seppellire la bambola assieme alla piccola, ma dopo il funerale e la tumulazione si accorsero di non averla messa. Allora la collocarono nell'altare di famiglia (altare buddista), dove mattina e sera pregavano in memoria della bambina. E col tempo si accorsero che i capelli neri della bambola crescevano sempre di più, fino alle ginocchia! Allora provarono a tagliarli e dopo qualche tempo i capelli ri-crebbero. Allora credettero che lo spirito della bambina si fosse rifugiato nella bambola.

Passarono gli anni e a causa della guerra,il 16 agosto 1938 la famiglia fu costretta a trasferirsi,ed anche suo fratello Eikichi andò come militare a Karafuto e non sapendo cosa fare della bambola che aveva i capelli all'altezza del mento l'affidarono ai sacerdoti del tempio Mannenji ,nell'isola di Hokkaido che si trova a nord-est di Sapporo,dove è rimasta da allora.
Dopo la guerra,Eikichi tornò al tempio di Mannenji per una cerimonia funebre e notò che il caschetto di capelli era diventato nel tempo ancora più lungo.

Da allora il taglio dei capelli avviene ogni anno con una speciale cerimonia e secondo i sacerdoti del tempio,anche se tagliati periodicamente,continuano a crescere fino a circa 25 centimetri di lunghezza,fino alle ginocchia.

E tutt'oggi, nonostante i capelli furono esaminati da un ricercatore giapponese che accertò con il test medico-legale che trattasi di capelli veri, nessuno è in grado di spiegare completamente il perché della crescita continua. Da vent'anni inoltre questa bambola è come se avesse cambiato volto come le labbra leggermente socchiuse e sorridenti.

Ancora oggi la bambola Okiku, chiamata così dai genitori della piccola, è conservata nel tempio di Mannenji nella città di Iwamizawa (prefettura di Hokkaido) e non viene più mostrata al pubblico.

Come possono crescere in continuazione i capelli in un'oggetto inanimato? Secondo una teoria popolare la maggior parte delle bambole di quel periodo erano state effettivamente realizzate con capelli umani,che venivano inseriti ed incollati attraverso fori praticati nello "scalpo",così si è ipotizzato che la temperatura caldo-umida all'interno del tempio,abbia sciolto nel corso del tempo la colla,che grazie a qualche sconosciuta reazione chimica ha favorito la "crescita" dei capelli.

C'è anche una canzone "Okiku Ningyo" cantata dalla thrash metal band giapponese Sabbat,che si traduce "Okiku, la bambola del diavolo". Un pò per questo motivo la bambola viene chiamata "Okiku la bambola del diavolo", ma sarà soltanto folklore locale. Oppure si tratti di una versione giapponese tradizionale di Annabelle?



Terribly her eyes are blacker than all, dress bleeds
With red sorrow
The opened way from ground, eternally her
black hair that grows
Okiku doll of the devil

Questo è il ritornello di Okiku ningyo- the doll of the devil dei Sabbat dell’album karisma (1999). 

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